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Quando è nato il box doccia?

  • 28/12/2022

L’acqua e il suo utilizzo per pulire il corpo trova origine nelle antiche popolazioni della storia.

In Egitto così come in Grecia, lavarsi significava purificare l’anima, ovvero era considerato un modo per liberarsi dai peccati e ritrovare la purezza.

Il concetto di doccia, così come lo intendiamo oggi, risale al XVIII secolo. A partire dalla fine del 1700, l'idea di lavarsi una volta a settimana trovò consensi tra le classi agiate, mentre i ceti più poveri vivevano nello sporco e divennero oggetto di preoccupazione solo dall'inizio del secolo XIX, quando l'industrializzazione spinse le masse ad assembrarsi nelle città.

La sporcizia delle strade e delle persone divenne un problema così grave da causare il diffondersi di malattie, tanto che divenne necessario prendere seri provvedimenti che portarono alla realizzazione di impianti fognari, raccolta dei rifiuti e la nascita dei primi bagni pubblici che, in Italia, vennero aperti a Firenze nel 1869.

Da allora anche le classi borghesi iniziarono gradualmente ad avere una stanza da bagno in casa e da lì a poco, l’abitudine si diffuse nelle campagne.

La nascita della prima doccia

Inizialmente ci si lavava in grandi tinozze, che venivano riempite con tanta acqua trasportata con secchi.

A trovare una soluzione più pratica fu l’inglese William Feetham che, nel 1767 brevettò la prima doccia della storia. La sua doccia era una struttura portatile suddivisa in due parti, collegate da canne di bambù a cui potevano essere aggiunte delle tendine doccia per garantire privacy; sul pavimento poggiava un catino, una sorta di piatto doccia, che serviva a contenere l’acqua che cadeva da un serbatoio posto in alto. Per far scrosciare l’acqua era sufficiente tirare una catenella ed inclinare il serbatoio, che riempiva un”soffione doccia” bucherellato, mentre una pompa a mano faceva risalire l’acqua dal catino alla cisterna superiore, in modo da avere acqua di continuo. Il vantaggio era che non serviva troppa acqua, ma di certo dal punto di vista igienico non era il massimo.

Con la diffusione della rete idrica, la doccia di Feetham cadde in disuso e al suo posto si cominciò ad utilizzare quella del francese Merry Delabost. Inizialmente nacque per usi sociali, in particolare per migliorare le condizioni igieniche dei detenuti che vivevano ammassati in ambienti malsani e poi per i soldati, obbligati a lavarsi in baracche con docce collettive.

I box doccia Bagni Italiani

Il mondo dell’arredo bagno ha fatto passi da gigante ed è sempre pronto ad offrire docce sempre più prestanti e con consumi minimi d’acqua.

La doccia è pratica, consente di lavarsi in poco tempo e occupa uno spazio meno ingombrante  rispetto alla vasca da bagno. Le colonne doccia consentono di avere getti d’acqua che massaggiano piacevolmente il corpo. La doccia idromassaggio, infatti, non è più una prerogativa riservata solo ai centri benessere, ma può essere installata in casa. La doccia moderna è molto elegante grazie ai cristalli temperati e trattati per mantenere la loro bellezza nel tempo ed impedire al calcare acqua di danneggiarli. Lasciatevi ispirare dai box doccia di Bagni Italiani, modelli unici, realizzati interamente in Italia, di elevata qualità. Contatta l’azienda per maggiori informazioni.

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